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Incostituzionale il congelamento degli affitti a Berlino

2021-05-20

La Corte costituzionale tedesca ha dichiarato incompatibile con la Costituzione e quindi nulla la legge regionale sulla limitazione dell'affitto degli alloggi a Berlino (Mietendeckel - Berlin Rent Cap Act), la controversa normativa emanata nel febbraio 2020 dal Land di Berlino che poneva dei limiti agli aumenti degli affitti residenziali nella capitale tedesca. La Corte ha stabilito che si tratta di una materia già regolata dalla legislazione federale e che non può essere modificata da norme locali.

La legge annullata congelava al livello concordato al 18 giugno 2019 gli affitti applicati a privati per appartamenti residenziali non sussidiati, poneva limiti per gli aumenti legati a investimenti per ammodernamenti e ristrutturazioni e stabiliva un tetto massimo inferiore al valore di mercato al canone di affitto applicabile a ogni unità residenziale. Il Mietendeckel non si sarebbe applicato per gli edifici nuovi, pronti per essere occupati dal 1 gennaio 2014.

Si trattava di una normativa che interessava una larga fetta del mercato residenziale berlinese. La decisione della Corte ha effetto retroattivo e gli inquilini dovranno corrispondere la differenza tra il livello "congelato" di affitto e gli aumenti che erano stati concordati tra il giugno 2019 e il febbraio 2020.

La questione dei limiti alle rendite immobiliari sarà certamente argomento di dibattito politico nella campagna elettorale tedesca in autunno e vi sarà probabilmente il tentativo di riproporre il Mietendeckel questa volta a livello federale.

La Corte ha evitato di pronunciarsi nel merito della legge limitandosi a dare un giudizio di supremazia tra le legislazioni concorrenti, ma secondo gli esperti molte delle disposizioni del Berlin Rent Cap erano comunque già chiaramente incostituzionali e sembra molto probabile che qualsiasi legge federale sostitutiva sarà nuovamente impugnata in tribunale.